Impiego delle cellule staminali in chirurgia plastica

Le cellule staminali sono cellule primitive non specializzate, dotate della capacità di trasformarsi in diversi altri tipi di cellule attraverso il processo di differenziazione cellulare. Possono essere prelevate nel corpo umano da diverse aree donatrici, quai il cordone ombelicale, il sacco amniotico, il sangue periferico, il midollo osseo, la placenta, il tessuto adiposo.

Le cellule staminali si suddividono in:

  1. totipotenti: in grado di differenziarsi in qualsiasi tipo di tessuto;
  2. pluripotenti (o multipotenti): possono differenziarsi solo in alcuni tipi di tessuto;
  3. unipotenti: possono dar luogo solo ad uno specifico tessuto.

Relativamente alla sede di prelievo, le cellule staminali sono distinte in:

  1. embrionali autologhe;
  2. fetali;
  3. da sangue placentare;
  4. da tessuto adulto

Le cellule staminali attualmente utilizzate in chirurgia plastica sono cellule estratte dal tessuto adulto, non solo per la facile reperibilità di zone donatrici nel paziente stesso, che in pratica esegue una autodonazione, ovvero il trasferimento delle proprie cellule staminali in altra sede anatomica del proprio corpo.

Ma anche perché, analogamente alle cellule staminali pluripotenti estratte dall’embrione, quelle adulte sono egualmente pluripotenti e quindi in grado di provvedere al mantenimento dei tessuti ed alla loro riparazione dopo un danno.

Inoltre le cellule staminali adulte non incorrono in 2 notevoli svantaggi, tipici delle cellule staminali embrionali:

  • problema etico relativo alla necessaria raccolta di embrioni
  • problema clnico prognostico, relativo alla deviazione oncogena delle cellule staminali embrionali in grado di generare neoplasie.

Per questi 2 buoni motivi in chirurgia plastica, per qualsiasi applicazione clinica, vengono rigorosamente utilizzate cellule staminali adulte, prive di ogni tipo di rischio clinico e senza implicazioni di tipo etico, proprio perchè già differenziate.

La principale zona donatrice di cellule staminali adulte in chirurgia plastica e certamente il tessuto adiposo.

Il tessuto adiposo è un tessuto abbondante, facilmente accessibile ed è un ottimo serbatoio di cellule staminali adulte. Infatti, sono state identificate e caratterizzate ormai da anni le “Adipose-derived Stem Cells” (ADSCs), cellule staminali adulte, multipotenti e presenti in concentrazioni piuttosto elevate rispetto, ad esempio, alle “Bone Marrow-derived Stem Cells” (BMSCs) ricavate da midollo osseo e/o alle staminali epiteliali (NHEK).

Per tali proprietà e caratteristiche l’utilizzo delle ADSCs può rivelarsi ottimale per diverse applicazioni terapeutiche.

Applicazioni in Chirurgia Plastica

  1. Chirurgia Mammaria Ricostruttiva ed Estetica
    Asimmetria mammaria, ricostruzione dopo mastectomie parziali; esiti di radioterapia; mastoplastica additiva.
  2. Rimodellamento corporeo
    Glutei, difetti dei tessuti molli di gambe e braccia.
  3. Cicatrici o difetti cutanei.
  4. Viso
    Rimodellamento guancie, labbra, mento e ringiovanimento del viso.
  5. Ringiovanimento del viso in associazione (o meno) a lifting facciale.
  6. Ulcere diabetiche.
  7. Ringiovanimento mani.

Il grasso viene estratto dall’addome, fianchi o gambe e viene processato al fine di isolare le cellule staminali adulte pluripotenti (ADRCs). Una volte isolate, le cellule staminali vengono addizionate in alte concentrazione al grasso prelevato e ritrapiantate nelle zone da trattare con tecniche di “stem-cell enriched fat grafting”.

Tutta la procedura è mini-invasiva e pertanto può essere eseguita anche in anestesia locale con sedazione.

Il trapianto di cellule staminali del grasso, è un modo più naturale per migliorare il proprio corpo. Non vengono utilizzati corpi estranei (protesi, fillers, ecc.).

Il materiale utilizzato non è allergizzante in quanto trattasi semplicemente del proprio grasso ed il prelievo è molto semplice da effettuare.

Le zone anatomiche trattate sembreranno, all’occhio ed al tatto, analoghe a tutte le altre del proprio corpo, da qui la definizione di “chirurgia rigenerativa naturale”.

Questo tipo di risultato finale “naturale” sarà visibile dopo 2-3 mesi dal trattamento.

Conclusioni

Con l’utilizzo delle cellule staminali, in Chirurgia Plastica si apre una nuova era che è appunto quella della “Chirurgia Plastica ed Estetica Naturale”, dove protesi, filler ed i grossi interventi chirurgici si useranno sempre meno, sostituiti dall’impiego dei  materiali autologhi.

Certamente le cellule staminali rappresentano il futuro prossimo della chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica.

Michele Riccio

 

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