Neuromi dolorosi da amputazione: una nuova tecnica di trattamento con il proprio tessuto adiposo

 Introduzione

I neuromi dolorosi da amputazione rappresentano una possibile complicanza di una banale ferita cutanea in cui vengano lesi dei nervi periferici; altre cause possono essere irritazioni croniche da pressione, lesione nervose durante interventi chirurgici, strappamenti o traumi contusivi.

I neuromi sono costituiti dalla crescita aberrante di tessuto nervoso (cellule di Schwann  e fibre nervose) che si forma alla fine dei monconi prossimali di amputazione nervosa. Solitamente acquisiscono la forma di un nodulo alla terminazione del moncone prossimale, che tipicamente si sviluppa dopo 6-10 settimane dopo l’evento traumatico, associato ad una manifestazione clinica che esordisce dopo 1-12 mesi dal trauma.

Dal punto di vista clinico i neuromi da amputazione si manifestano con un forte dolore locale, in sede lesione, che si manifesta sotto forma di disestesie “a scossa elettrica” piuttosto che sensazione di bruciore. La presenza inoltre di una cicatrice in sede di dolore e l’alterata sensibilità nel territorio d’innervazione del nervo lesionato costituiscono i segni-sintomi cardine per la diagnosi di neuroma d’amputazione.

Il dolore può essere spontaneo oppure scatenato da fattori esterni, quali una lieve pressione locale o cambiamenti di temperatura.

Nonostante i neuromi siano stati descritti per la prima volta nel 1811 da Odier[i], finora i diversi tentativi medici di prevenire la loro formazione si sono dimostrati inefficaci. Per quanto riguarda invece il trattamento, numerose tecniche farmacologiche e chirurgiche sono state proposte, spaziando dal trattamento con steroidi, alcolizzazione, cauterizzazione alla riparazione nervosa o copertura con materiali inerti, riposizionamento del moncone prossimale all’interno di muscoli od ossa. I risultati sono molto variabili, con percentuali di efficacia purtroppo non ottimali. La sola resezione del neuroma spesso esita in una temporanea riduzione del dolore poiché le recidive sono frequenti.[ii]

La tecnica del PFG: Perineural Fat Grafting.

Da 5 anni presso l’Unità Operativa di Chirurgia Plastica, diretta dal Prof. Luca Vaienti, dell’I.R.C.C.S. Policlinico San Donato Milanese, è disponibile una nuova tecnica chirurgica di trattamento di queste difficili lesioni nervose. La tecnica è riassunta nell’acroninomo “PFG”, che in inglese sta per “Perineual Fat Grafting”, ossia “Innesto Adiposo Perineurale”[iii]. Tale metodica, difatti, è basata sulla classica resezione del neuroma seguita dalla creazione di una “borsa” adiposa creata “ad hoc” per contenere il moncone prossimale del nervo; il tessuto adiposo autologo (ossia dello stesso paziente) usato viene solitamente prelevato dalla regione addominale e, una volta trattato e purificato secondo la tecnica di Colemann, viene innestato attorno al moncone prossimale del nervo evitando pertanto l’intascamento in muscoli od ossa dello stesso. L’intervento, eseguito in anestesia generale, richiede normalmente la durata di circa 60-90 minuti.

Il grasso innestato, come dimostrato da diversi nostri studi clinici pubblicati su riviste di prestigio internazionale, ha finora ottenuto effetti positivi, legati sia a motivi meccanici sia biologici: i primi in quanto il tessuto adiposo trapiantato forma una barriera ovattata a protezione del nervo e ne permette lo scorrimento orizzontale, evitando nel contempo effetti di trazione e stiramento; i secondi sono legati alle ben note proprietà del tessuto adiposo stesso, in grado di indurre fenomeni di neovascolarizzazione, modulazione della risposta infiammatoria e riduzione dei fenomeni di aderenza cicatriziale[iv].

Attraverso uno studio retrospettivo condotto presso il nostro reparto, abbiamo constatato, tramite la tecnica del PFG, una riduzione media del dolore del 23% e un incremento nella funzionalità dell’arto superiore del 18%[v].

Pertanto, all’interno del bagaglio di strategie mediche e chirurgiche per il trattamento dei neuromi dolorosi, il PFG rappresenta un’opzione utile, soprattutto per i casi di sindromi dolorose da neuromi terminali o per i casi in cui la ricostruzione nervosa è controindicata.

 Autori: L. Vaienti, R. Gazzola, A. Marchesi

Bibliografia

 


[i]  Provost N, Bonaldi VM, Sarazin L, Cho KH, Chhem RK. Amputation stump neuroma: ultrasound features. J Clin Ultrasound 1997;25:85-9.

[ii]  Thomas AJ, Bull MJ, Howard AC, Saleh M. Peri operative ultrasound guided needle localisation of amputa. Injury 1999;30:689-91.

[iii] Vaienti L, Merle M, Villani F, Gazzola R. Fat grafting according to Coleman for the treatment of radial nerve neuromas. Plast Reconstr Surg. 2010;126(2):676-8.

[iv] Vaienti L, Merle M, Battiston B, Villani F, Gazzola R.Perineural  fat grafting in the treatment of painful end-neuromas of the upper limb: a pilot study. J Hand Surg Eur. 2013;38(1):36-42.

[v] Vaienti L, Gazzola R, Villani F, Parodi PC. Perineural  fat grafting in the treatment of painful neuromas. Tech Hand Up Extrem Surg. 2012;16(1):52-5.

 

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