Il tubulo di Membrana Amniotica Umana nella riparazione dei nervi periferici

Le lesioni dei nervi periferici, prevalentemente di natura traumatica, o secondarie alla exeresi di neoplasie, sono caratterizzate da gravi disabilità per deficits sensitivi e/o motori, che scaturiscono dalla inefficacia della rigenerazione assonale.

La Membrana Amniotica Umana (HAM), prodotto dio scarto del parto, è universalmente considerata, per le sue caratteristiche biologiche, uno scaffold naturale e ideale, facilmente reclutabile e disponibile presso le Banche dei Tessuti, la quale può dare un contributo decisivo nel ripristinare la continuità dei nervi periferici, favorendone e modulandone la rigenerazione assonale.

La principale condizione di impiego della HAM è rappresentata dalle lesioni dei nervi periferici caratterizzate da perdita di sostanza, e quindi da un gap ampio che non consente una corretta riparazione per rigenerazione assonale. In alternativa alla tradizionale tecnica di innesto nervoso, gravata dai danni sensitivi apportati alla zona donatrice, dalla limitata disponibilità e da risultati funzionali carenti soprattutto a livello dei nervi motori e misti e per gap di ampiezza superiore a 3 cm., si può ricorrere alla HAM.

TECNICA CHIRURGICA: INNESTO DI TUBULO DI MEMBRANA AMNIOTICA E MUSCOLO SCHELETRICO

Si espongono mediante dissezione chirurgica i monconi del nervo interrotto, definendo così l’entità del gap. Si preleva dalla stessa zona di trauma un segmento di muscolo scheletrico, mediante un tagliente con incisione parallela all’orientamento longitudinale delle fibre muscolari. Si seziona il segmento muscolare prelevato in alcuni frammenti di numero e calibro compatibili con il gap nervoso. Si impiega quindi la Membrana Amniotica Umana (HAM), in forma di HAM fresca o deidratata/liofilizzata. Nel primo caso la HAM può essere impiegata solo per interventi programmati in  quanto va richiesta alla Banca dei Tessuti entro 2 giorni prima dell’intervento, mentre la HAM deidratata/liofilizzata è prontamente disponibile in sala operatoria e quindi utilizzabile anche in regime di urgenza. In questo caso la HAM va reidratata immergendola in soluzione fisiologica. Si arrotola la HAM a forma di tubulo, disponendo all’interno del tubulo i frammenti di muscolo scheletrico in modo tale da essere equidistanti fra di loro. Si sigilla il tubulo di HAM con alcuni punti di sutura utilizzando mezzi ottici di ingrandimento, strumenti e fili di sutura per microchirurgia.  Di solito non sono necessari punti di sutura lungo il margine longitudinale del tubulo in quanto la HAM si accolla stabilmente, mentre è fondamentale fissare il tubulo ai monconi del nervo lesionato: sono sufficienti 2 punti di sutura sulla parete posteriore e 2 punti su quella anteriore.