La Membrana amniotica

La membrana amniotica è un tessuto di origine placentare. La membrana amniotica, in contiguità al corion, rappresenta lo strato più interno del sacco amniotico che circonda l’embrione e, in seguito, il feto. La membrana amniotica a termine ha una superficie che va da circa 700 a 1800 cm2,  un peso di 15-35 grammi e uno spessore variabile da 0,02 mm a 0,05 mm, a seconda delle gestanti e delle diverse regioni dell’amnios. È una membrana traslucida composta da tre strati principali: uno strato epiteliale, una membrana basale spessa ed un mesenchima avascolare. Non contiene nervi, muscoli né vasi linfatici e ottiene i nutrienti e l’ossigeno di cui ha bisogno direttamente dal liquido amniotico e dai vasi di superficie fetali.

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Lamine cellulari allologhe per il trattamento di ulcere diabetiche: uno studio pilota

Introduzione

Il problema delle complicanze correlate al diabete mellito rappresenta, sia dal punto di vista epidemiologico sia dal punto di vista economico-sociale, di ampissima portata.

Si stima infatti le persone affette da diabete mellito abbiano un rischio di sviluppare ulcere croniche su base diabetica dal 10 al 25% durante il corso della vita. In particolare, per i pazienti affetti da diabete mellito di tipo II, è stato inoltre calcolato che il rischio di andare in contro ad un intervento di amputazione dell’arto inferiore è 23 volte superiore rispetto a persone non affette da diabete.

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La Rigenerazione comincia con la Disgregazione

La rigenerazione dei tessuti danneggiati da traumi, neoplasie, o inevitabili demolizioni chirurgiche, rappresenta da sempre il “sogno” dei chirurghi ricostruttori.  Certamente negli ultimi decenni, soprattutto dopo lo sviluppo della microchirurgia, le metodiche  hanno acquisito  la capacità di riparare efficacemente le lesioni tessutali, ma  il “gold standard” del futuro è rappresentato  dalla induzione alla rigenerazione dei tessuti, ovvero dalla completa “restitutio ad integrum” dei tessuti lesi e relativo ripristino sincrono della funzione .

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Membrana Amniotica e Body jet. Accoppiata vincente.

La tecnica del lipofilling è ormai una tecnica consolidata in chirurgia plastica sia per fini ricostruttivi che in chirurgia estetica. Tuttavia ci sono ampi margini di miglioramento in termini di  indice di attecchimento degli innesti adiposi e, quindi, di riduzione del numero di trattamenti necessari. A tal fine 2 sono i momenti della tecnica su cui si sta indirizzando la ricerca: la metodica di prelievo e l’arricchimento del tessuto adiposo.

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Lipofilling in chirurgia estetica: considerazioni psicologiche

Introduzione

La ricerca negli ultimi 30 anni ha dimostrato l’importanza dell’aspetto fisico nella vita di tutti i giorni[1]. Le persone che sono considerate fisicamente attraenti ricevono un trattamento sociale preferenziale virtualmente in ogni situazione, includendo educazione, assunzioni, cure mediche, processi legali, e incontri relazionali. Chiaramente, nella nostra società l’immagine conta. E senza sorprese, questa enfasi sulla bellezza viene associata alla ricerca della chirurgia plastica.

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